CEDIT
L'arte dell'ambiente italiano.
“La cultura del bello, l’arte, l’architettura ed il design fanno parte del DNA di CEDIT.”
Dopo una straordinaria stagione che ha visto il marchio impegnato in fruttuose collaborazioni e in un’intensa attività di sperimentazione tecnologica e stilistica, Florim rilancia CEDIT.
Nata dalla volontà di esplorare nuove modalità espressive che potessero contribuire alla cultura del design italiano, questa azienda ha lasciato un segno indelebile nel panorama del Novecento.
I nostri cinque valori: una storia raccontata da CEDIT
Definire lo stile attraverso un’incessante ricerca dell’invenzione, per rivelare un’espressività che non conosce confini.
La creazione di un linguaggio unico, modellato su cinque valori.
C
come Cultura
Curatori della conoscenza, coltivata attraverso dialoghi creativi e scambi di esperienze.
E
come Etica
La responsabilità di tutelare l’ambiente, la Natura, il futuro, per il bene di tutti.
D
come Design
Investire nella ricerca, la forma più sublime di conoscenza.
Essere gli architetti dell’innovazione, i protagonisti di un processo che ci porta sempre più lontano.
I
come Identità
1947: inizia la tradizione del marchio.
Valori senza tempo e un’artigianalità in continua evoluzione, espressione di un’identità unica.
Una tradizione che ancora oggi è viva intorno a noi.
T
come Talento
L’arte del made in Italy.
Attraverso l’immaginazione, attraverso la passione, attraverso la vita…
Le pietre miliari della storia di CEDIT, dal 1947 a oggi.
1947
CEDIL - Ceramica di Lurago d’Erba s.p.a. inizia la propria attività. L’azienda produce piastrelle smaltate in pasta bianca per la realizzazione di rivestimenti in una gamma di colori uniformi. L’anno seguente, l’azienda introduce nuovi formati e avvia la produzione di collezioni sviluppate in collaborazione con alcuni degli astri nascenti della creatività del tempo: la prima collezione frutto di questa strategia è disegnata da Albe Steiner.
1954
Il percorso intrapreso conduce nel 1954 all’ideazione, alla produzione e alla commercializzazione di elementi ceramici personalizzati, come l’iconica serie “SZ1” firmata dagli architetti Marco Zanuso e Alberto Scarzella e caratterizzata da un’originale geometria curvilinea; la modularità degli elementi e dei motivi decorativi che la compongono diverrà parte del vocabolario distintivo del marchio.
1955
Nel 1955 la CEDIL rileva le Ceramiche Dester S.p.A. e dà vita alla CEDIS Ceramiche di Sicilia s.n.c. con sede a Palermo, in nuovo stabilimento produttivo realizzato su progetto di Marco Zanuso.
1956
Il nuovo gruppo - CEDIL-CEDIS - conta alla fine degli anni Cinquanta più di 300 dipendenti; dall’unione di queste due società nasce CEDIT S.p.A., visivamente caratterizzata da un nuovo logotipo disegnato da Albe Steiner.
1961
In collaborazione con ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale, CEDIT crea il premio “Piastrella d’Oro”, un riconoscimento assegnato al miglior design italiano del settore ceramico in produzione. In occasione della prima edizione, il premio viene attribuito a Maria & Gramigna, per la piastrella “Valdieri”; nel 1966, anno in cui il riconoscimento viene assegnato per l’ultima volta, il premio va alla piastrella “Elle”, opera di Cini Boeri.
1968
Due cambiamenti di paradigma si verificano nel mondo della produzione delle piastrelle. Il primo cambiamento si deve alla “Collezione 68”, una collezione caratterizzata dalla versatilità del disegno a parete che consente di ottenere una moltitudine di temi compositivi partendo da un motivo unico; la collezione è opera di artisti del calibro di Enzo Mari, Ettore Sottsass, Bob Noorda, Michele Provinciali, Joshitaka Sakuma, Bruno Binosi, Gilio Confalonieri, Franca Helg & Antonio Piva, Sergio Asti e Marco Zanuso.
1968
Il secondo cambiamento consiste nell’esplorazione di un territorio di ricerca mai battuto sino a quel momento: l’abbinamento della piastrella a una serie di oggetti funzionali e decorativi; a questo esercizio si dedicheranno alcuni tra gli autori più importanti del tempo: Ettore Sottsass, Gruppo Dam, Sergio Asti e Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Il design delle confezioni in compensato utilizzate per questi oggetti sarà realizzato da Albe Steiner.
1970
Per tutti gli anni Settanta CEDIT continua a seguire questo approccio interdisciplinare, mantenendo una certa distanza stilistica dai propri concorrenti. Un altro progetto emblematico di questa ricerca è la mostra “16 giochi a parete” ospitata nel 1970 presso il centro espositivo milanese dell’azienda, in Via Verri 4.
1973
Con l’insolita “Serie Pittori”, il marchio invita a esplorare le molteplici possibilità decorative delle superfici un variegato gruppo di artisti internazionali, quali Emilio Scanavino, Edival Ramosa, Mimmo Rotella, Mario De Luigi, Ross Littell, Guy Harloff, Marcello Pirro, Gino Marotta e Ken Scott. A scrivere la prefazione del catalogo che presenta la collezione sarà Gio Ponti.
1980
Negli anni Ottanta, lo straordinario e fondamentale apporto fornito da Sottsass Associati si concretizza nel design di una serie di prodotti in cui l’utilizzo espressivo di decori geometrici astratti è ottenuto tramite la moltiplicazione di minuscoli profili grafici, un’intuizione anticipatrice delle future tendenze che rivoluzioneranno il mondo dei rivestimenti ceramici. Col tempo, questa cooperazione creativa si estenderà fino a dare origine a “The Milan Style”, un nuovo brand CEDIT la cui direzione artistica sarà affidata a Ettore Sottsass.
1994
La collezione “41 Colors” mira a rappresentare l’alfabeto con cui si esprime uno dei linguaggi senza tempo del design: il colore. Grande amante da sempre della ceramica e della sua imprevedibilità artigianale, con CEDIT il maestro Ettore Sottsass trova un modo per trasferire al grande pubblico il suo personale senso del colore attraverso la serie industriale. A questa collezione sarà ispirata una delle proposte di design contemporaneo di CEDIT.
2016
Nel solco della tradizione di un marchio che ha contribuito a scrivere la storia della ceramica da rivestimento, nuovi talenti contemporanei sono oggi chiamati a ideare i prodotti che supporteranno il rilancio dell’azienda promosso da Florim. Per tornare alla prefazione di Gio Ponti per il catalogo del 1973 e all’invito a “espandere” l’influenza della piastrella alla dimensione dell’ambiente, CEDIT fa tesoro dell’esperienza del Gruppo Florim nella produzione delle grandi lastre ceramiche, per realizzare superfici capaci di innovare l’idea di spazio architettonico attraverso il dialogo con lo spazio umano. Nel tempo, le collezioni dell’azienda saranno unite in un nuovo design ceramico, ispirato all’idea di creazione come fonte inesauribile di possibilità.
Gli Autori
La CEDIT di oggi e del prossimo futuro recupera e rilancia l’attitudine a collaborare con alcuni tra i nomi di maggior interesse della creatività contemporanea, dando vita a una serie di collezioni ceramiche ideate da autori italiani ciascuno dei quali è definito da un tratto stilistico originale.